La mobilità elettrica, comunemente nota come eMobility, è la risposta più accreditata alla crescente e sempre più urgente necessità di trovare valide alternative ai combustibili fossili tradizionali.
I trend globali sono molto chiari, ad iniziare dal mercato cinese che sta vedendo aumentare la vendita di auto puramente elettriche (BEV) e di auto ibride plug-in (PHEV) a ritmi elevatissimi, con un venduto nel 2017 di circa 600.000 unità (doppio rispetto all’anno prima), più dell’Europa con 215.000 veicoli e degli Stati Uniti con circa 150.000.
Ma come avviene la ricarica di un’auto elettrica? E quali sono le infrastrutture di ricarica?
La Ricarica del pacco batteria dalla rete AC si effettua tramite un caricabatteria composto da un convertitore AC/DC e convertitore DC/DC per la regolazione della tensione durante la ricarica.
Per la ricarica in AC il caricabatteria è posto a bordo del veicolo.
Per la ricarica in DC il caricabatteria è al di fuori dal veicolo, poiché si trova nella stazione di ricarica.
Esistono inoltre 4 Modi di Ricarica.
La norma tecnica (IEC 61851-1) ha definito 4 modi standard che riflettono i principali metodi di ricarica dei veicoli ad alimentazione elettrica (puri e ibridi plug-in) che si differenziano per:
• Tipo di corrente ricevuta dal veicolo (alternata, continua o trifase).
• Livello di Tensione e Potenza.
• Presenza o meno di messa a terra.
• Presenza o meno di linee di controllo e protezione.
I modi di ricarica 1, 2 e 3 si riferiscono alla ricarica in corrente alternata monofase o trifase con tensione di rete 230/400 V, utilizzando il caricabatteria a bordo del veicolo.
Il modo 4 si riferisce alla ricarica in corrente continua, con un caricabatteria all’interno della stazione di ricarica, regolato dal veicolo tramite segnali di comando.
Le soluzioni che proponiamo sono dimensionate a seconda della necessità del cliente, e possono essere di varia tipologia ed eseguite con diversi brand, sempre al top della qualità e delle innovazioni offerte dal mercato.